"L'ospedale di Agropoli non chiuderà, ma sarà potenziato" lo ha detto Sara Caropreso, sub commissario Asl Salerno, che oggi ha visitato il presidio ospedaliero di Agropoli. La Caropreso ha scacciato ogni dubbio dichiarando che "il presidio resta nella rete ospedaliera. Piuttosto, va potenziato e riqualificato. La struttura può vantare la migliore sala operatoria della provincia di Salerno ed è ubicata in una zona di grande valenza turistica. Detto questo, il tempo degli ospedali fotocopia è finito. Dobbiamo puntare sulla specializzazione dei presidi per raggiungere l'eccellenza. In questa ottica, l'ospedale di Agropoli potrebbe diventare una struttura di genere, magari destinata alle donne. Sarebbe la prima volta in Italia". Sara Caropreso ha anche parlato della possibilità di integrare il personale del nosocomio di Agropoli. "In questo momento ci preme un incremento dell'organico e, se ci sarà, una riqualificazione graduale del presidio - ha aggiunto il direttore sanitario dell'ospedale, Francesco Lombardi - lo abbiamo fatto presente al sub commissario". A ricevere Sara Caporeso era presente il sindaco della cittadina cilentana Franco Alfieri con i consiglieri del PdL Emilio Malandrino e Mario Pesca.
«E' stato un momento importante ha detto il primo cittadino agropolese che ha permesso al subcommissario Sara Caropreso di prendere visione della struttura ospedaliera, di raccogliere le sollecitazioni del personale medico ed infermieristico, oltre che del direttore sanitario Francesco Lombardo, potendo valutare la funzionalità dell'ospedale sull'intero territorio. Ha confermato che resterà un ospedale attivo, indirizzato alla specializzazione ed inserito nella rete ospedaliera, e che ovviamente ha bisogno di essere riqualificato e potenziato. Il subcommissario, inoltre, ha anche espresso elogi per le sale operatorie, considerate le migliori a livello provinciale ed ha annunciato l'idea che il presidio, nell'ottica della specializzazione, possa diventare ospedale di genere per le donne, il primo caso in Italia».